Il filo e l’aquilone. I confini delle differenza in una società kanak della Nuova Caledonia

In un periodo di ripensamento radicale della ricerca antropologica e della restituzione dei suoi esiti, dare corpo a una etnografia ancorata a un contesto insulare dell’Oceania non è impresa facile. Lo sguardo dell’ antropologia Anna Paini su una realtà locale del composito universo kanak (l’isola di Lifou del gruppo delle isole della Lealtà lealtà, Nuova Caledonia) prende le distanze tanto dai pregiudizi e dalle fantasie legati a quella parte del mondo quanto dalia facile contrapposizione Occidente/Altrove. Frutto di una prolungata ricerca sul campo iniziata nel 1989, il periodo immediatamente successivo alto scontro politico degli anni Ottanta che aveva portato la Nuova Caledonia sull’orlo della guerra civile, il libro è una riflessione sulla fluidità nel tempo dei confini identitari. Anna Paini fa del tema della mobilità l’oggetto centrale dell’indagine. Attraverso l’intreccio tra fonti orali e fonti archivistiche, allarga perciò la ricerca dall’ambito del villaggio ai rapporti spazio-temporali stabiliti con altri contesti socio-culturali da uomini e donne lifouani, a partire dalla metà dell’ottocento in poi.