L’anno Della Pantera: Fiori D’inverno: 1
Ieri. Il Gravilen, un diffuso farmaco per le donne in stato di gravidanza, manifesta mostruose conseguenze che scuotono la società umana dalle fondamenta e la costringono a fare i conti con se stessa. Oggi. Blackburgh è una metropoli spaccata in due. Da una parte gli umani vivono la propria vita all’insegna del benessere e dei privilegi sociali, mentre dietro una cortina di intolleranza, nel ghetto noto come Subtown, vivono i figli del Gravilen: belve antropomorfe chiamate “fiere”, creature senzienti dall’aspetto animalesco, menti umane in corpi ferini che rappresentano il gradino più basso della scala sociale. Quando alle fiere vengono aperte le porte del corpo di polizia cittadino, il giovane Alexander Bannon, dall’aspetto di pantera nera, si arruola con il semplice intento di trovare finalmente un impiego stabile. Ma l’impatto con la realtà di Blackburgh è squassante: faccendieri politici, ufficiali violenti e razzisti, fabbricanti d’armi che si muovono nell’ombra, terroristi ferocemente contrari a qualunque integrazione. Alex si renderà ben presto conto che quanto si para davanti ai suoi occhi è soltanto la punta di un iceberg, l’occhio di un ciclone che nemmeno l’imminente comizio di Jean Louise Maycomb, leader pacifica del popolo delle fiere, sembra poter fermare. Un noir denso di situazioni legate a doppio filo che prendono vita in una città protagonista quanto i personaggi ambigui e variegati che la popolano. Il primo volume di una trilogia che mescola distopia e urban fantasy in un cocktail a orologeria sotto il segno dell’hard boiled.